Ottobre 29th, 2024

Indipendenza e collettività: i due volti della creatività contemporanea

di rén collective

Art. 47/2024 – Responsabile editoriale: Lorenza Vacchetto

Di Francesca Passeri

 

La moda contemporanea abbraccia una visione multiculturale che celebra la diversità e la creatività, intrecciando culture, conoscenze e interessi. 

Questo approccio inclusivo è al centro del lavoro di rén collective, una community dedicata a promuovere pratiche responsabili nel settore fashion. Ed è proprio questa la motivazione che mi ha convinta ad entrare in Rén, il cui nome è considerato per le culture orientali la “virtù confuciana” che esprime la buona qualità di un essere umano virtuoso, quando è altruista. 

Anche il racconto di moda è, per sua natura, generoso: è un processo creativo che dall’essere umano ritorna all’essere umano, rendendo sostenibili e consapevoli tutti i gesti e le attività connesse alla produzione di immaginari e prodotti.  È ciò che insegno ai giovani designer quando entro in aula con un mucchio di scarti da rinnovare. “Make Do And Mend” (ripara e riutilizza) citava una delle campagne del governo britannico nel 1940 per ridurre l’uso smodato di abbigliamento e risparmiare risorse durante la seconda guerra mondiale, offrendo una guida pratica sulla cura, l’alterazione e il rammendo dei vestiti, attraverso opuscoli didattici.

Oggi le nuove generazioni sentono il bisogno di abbracciare nuove logiche, orientate a scelte consapevoli e ad acquisti responsabili, alla moda critica e alla ricerca dell’unicità attraverso un comune denominatore, quello del riutilizzo. Questa pratica va oltre la semplice combinazione di materiali, diventando un’espressione di differenziazione. È una filosofia altruista che accomuna molti giovani fashion designer, lontana dall’eccesso e dalle produzioni incontrollate. Si basa su scelte consapevoli, come il razionamento e l’impiego intelligente dei materiali, seguendo il principio del “Less is more”. L’attenzione si concentra sulla qualità, la ricerca personale e la semplificazione delle risorse, piuttosto che sui numeri e le quantità.

È urgente promuovere una responsabilità che si esprima attraverso forme di manodopera partecipativa. In Europa e in Italia, le accademie di fashion design stanno implementando attività pratiche di sartoria e artigianato basate sull’upcycling, affinché la sostenibilità diventi un ponte tra studenti, professionisti della moda etica, aziende e territorio. Questo approccio mira a potenziare le competenze, rendendole più efficaci e allineate agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

Credo sia necessario introdurre prima, già nelle scuole superiori di ogni livello e indirizzo, temi come lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali e umane e il fast fashion. Questo perché l’adolescenza, età del cambiamento e dell’esplorazione, è il momento di massimo potenziale creativo, quando tutto può essere messo in discussione per sentirsi liberi. I giovani sono attenti ascoltatori, capaci di esprimere sia valori individuali che collettivi, e durante questa fase l’indipendenza e la creatività giocano un ruolo decisivo.  D’ altro canto, anche per noi conscious designer che lavoriamo per istinto naturale con la creatività,  arriva un momento cruciale nella carriera in cui si aprono due percorsi: quello della collettività e quello dell’ istinto verso l’ indipendenza. Queste sono le forze motrici che spingono verso l’innovazione, come due cimose dello stesso tessuto chiamato autonomia.

Questo fenomeno nasce dall’interazione tra l’industria creativa e quella manifatturiera artigianale, tra chi produce significati e chi realizza manufatti, tra fattori materiali e immateriali. In questo contesto, molti giovani upcycler si oppongono al sistema moda tradizionale, caratterizzato da eccessi e superficialità, proponendo con le loro creazioni un’alternativa più autentica e sostenibile. La vera sfida consiste nell’affrontare l’intreccio tra la creatività come talento individuale e l’innovazione come processo collettivo. A livello organizzativo, la creatività non è solo un’espressione personale, ma un atto sociale e un processo di costruzione di nuovi mondi. Questa negoziazione richiede luoghi condivisi che la facilitino, strumenti adeguati e persone che ne siano parte.

Oggi, la dimensione del fare insieme è essenziale e si caratterizza per un’impronta artigianale, in cui essere coinvolti nell’atto del creare significa dedicarsi con passione e impegno.

Il mio ruolo come ethical designer è contribuire, al pari di altri professionisti, a rendere un futuro preferibile – e progettabile – con eleganza, attrattiva e adeguatezza al nuovo mondo in evoluzione. Lo faccio mettendo a disposizione i miei mezzi e le mie abilità narrative per aiutare le persone a immaginare e costruire questa nuova realtà. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale operare come gruppo e cercare contesti adatti per lanciare messaggi collettivi. A livello europeo quasi tutti i Paesi UE stanno portando avanti iniziative di prevenzione dei rifiuti, benché si utilizzino indicatori e target differenti che rendono difficile il confronto. Un contributo fondamentale a questo processo virtuoso può provenire anche dall’iniziativa di singole organizzazioni.

Come accade ad esempio nella nuova edizione Ecomondo Rimini 2024, fiera annuale leader nei settori della green e circular economy e punto di incontro e dialogo tra industrie.  Verso un concetto di sostenibilità complessiva, risultano determinanti azioni di gestione circolare di prodotti o materiali a fine vita. Nel seminario “Sistemi innovativi di prevenzione dei rifiuti e gestione circolare delle risorse” che avrà luogo giovedì 7 novembre 2024 verranno approfonditi nuovi approcci, buone pratiche e casi studio che mostrino significativi avanzamenti nella realizzazione di prassi più sostenibili anche nella prevenzione educativa come U.P.S.Y. TEXTILE WASTE RECYCLING AND YOUNG INNOVATORS.                 

Il progetto U.P.S.Y. rappresenta la scuola in cui credo: un ambiente privilegiato per esercitare abilità prendendo spunto dai temi della contemporaneità. L’obiettivo principale del format è esplorare le possibilità creative nascoste nelle rimanenze, intendendo la circolarità come una risorsa inesauribile, una sfida ambientale e uno specchio delle capacità personali, strettamente connesse all’intelligenza emotiva.

Per promuovere la partecipazione nel territorio su argomenti quali la moda etica è essenziale rendere interessati e protagonisti i giovani, oltre che avere una visione del rapporto tra uomo, ambiente e scelte di vita. Questo cambio di prospettiva può mettere in luce l’importanza dell’artigianalità, della cura nella realizzazione e della creatività, generando un nuovo approccio allo stile, a se stessi e al mondo. Il modo di progettare cambia: la creatività diventa uno dei punti di forza, valorizzando la rielaborazione del prodotto e incrementandone il valore attraverso infinite combinazioni e modifiche. Questa unicità permette di distinguersi, ma anche di sentirsi parte di una tendenza, spostando l’attenzione dalla denuncia dei problemi del sistema verso la valorizzazione delle qualità positive e delle buone pratiche riscontrabili nei sistemi collettivi e nella sfera personale. In questo contesto, i giovani associano il talento alla creatività e alla vocazione artistica, rendendo il sapere artigianale strettamente intrecciato con l’universo sperimentale. Questo evoca nell’immaginario collettivo una serie di aspetti che vanno ben oltre la dimensione lavorativa, toccando il campo dell’espressione personale e dell’innovazione.

Praticare la manodopera artigianale creativa non è solo una scelta professionale o un metodo di lavoro, ma rappresenta per molti giovani un modo per esprimere quotidianamente le proprie capacità creative e la voglia di pensare e agire in modo diverso. Questo approccio offre una base concreta per l’innovazione, permettendo loro di esercitare l’autonomia e di riconoscersi in un prodotto finale che rispecchi la propria identità.

Immagini: Upcycler: Davide Di Franco @beta_gall3ry Fotografa: Manuela Molinari  @mhudi_official

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